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by Centro Morrone
La CEUS rappresenta la novità in campo ecografico per la diagnostica delle lesioni occupanti spazio epatiche.
A cosa serve?
In accordo con le linee guida (EFSUMB – guidelines è una metodica di completamento alle altre indagini di imaging nella caratterizzazione delle lesioni focali epatiche in prevalenza, ma che si sta estendendo anche ad altri distretti corporei. Differentemente da altre metodiche contrastografiche è poco invasiva, praticamente priva di effetti collaterali e priva dell’impiego di radiazioni ionizzanti.
Con la giusta indicazione permette di ampliare le possibilità diagnostiche dell’ecografia, come la valutazione dell’efficacia della risposta biologica in trattamenti terapeutici, oltre che una diagnosi differenziale tra lesioni benigne e maligne con accuratezza del 80-90% for the use of contrast agents in liver ultrasound – 2004) l’ecografia con mezzo di contrasto può essere utilizzata, in aggiunta o come valida alternativa, alla TC e/o RM, nello studio delle lesioni focali benigne e/o sospette maligne epatiche e di altri organi:
- Cisti semplici
- Emoangioma
- Adenoma
- HCC
- Lesioni secondarie
Come si svolge l’esame?
Il mezzo di contrasto viene iniettato per via endovenosa e dopo la somministrazione rimane in circolo per un breve periodo, tuttavia sufficientemente lungo da consentire di identificare e tipizzare meglio la lesione da studiare.
Quanto dura?
L’intera procedura ha una durata di circa 15-20 minuti.
Il mezzo di contrasto
Il mezzo di contrasto (m.d.c.) è costituito da una soluzione contenente piccole bolle che racchiudono al loro interno un gas inerte (Esafloruro di zolfo); ognuna di queste micro bolle è più piccola di un globulo rosso e riflette il segnale ultrasonografico aumentando l’ecogenicità del sangue rispetto a quella degli altri tessuti.
Ci sono controindicazioni all’esame?
Le uniche controindicazioni alla somministrazione di mezzo di contrasto ecografico sono una accertata allergia nei confronti delle sostanze contenute nel mdc (FOSFOLIPIDI) oltre che cardiopatia e diabete mellito