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SCINTIGRAFIA

Centro per scintigrafia Il reparto di Medicina Nucleare del CENTRO MORRONE esegue indagini sia di Medicina Nucleare Convenzionale (SCINTIGRAFIE) che di Tomografia a Emissione di Positroni (PET-TC) in coregistrazione con esami TAC (PET/TC). SCINTIGRAFIA La Scintigrafia è un esame di medicina nucleare, eseguito mediante la somministrazione di un tracciante radioattivo a basso dosaggio che consente l’evidenziazione, a mezzo di particolari strumenti quali le gamma camere, l’accumulo preferenziale del tracciante nel tessuto che si intende studiare. I traccianti utilizzati possono essere costituiti da soluzioni saline di radioisotopi o da specifici radiofarmaci costituiti da molecole farmacologicamente attive alle quali viene legato il radioisotopo. Il CENTRO MORRONE dispone di 2 gamma-camere a doppia testa per eseguire studi scintigrafici, di cui i principali sono: cardiaci, ossei, tiroidei, renali, polmonari, cerebrali e testicolari. Per avere subito informazioni circa la preparazione da eseguire prima di effettuare gli esami di Scintigrafia e per conoscere i codici ministeriali per la prescrizione dell’impegnativa del medico di base: CLICCA QUI

 

SCINTIGRAFIA OSSEA / SCINTIGRAFIA ARTICOLARE SEGMENTARIA

La scintigrafia ossea è un esame che, mediante l’iniezione in vena di un tracciante marcato con isotopi radioattivi, consente di individuare la presenza di metastasi e lesioni allo scheletro. La quantità di radiofarmaco iniettata ai pazienti è proporzionale al peso corporeo, e prima dell’acquisizione delle immagini, ogni paziente dovrà attendere 3 ore per la distribuzione del radiofamaco all’interno dell’organismo. Per eseguire una scintigrafia ossea non servono preparazioni particolari, ma il paziente dovrà necessariamente idratarsi bevendo circa 1.5 litri d’acqua nel tempo di attesa.

SCINTIGRAFIA TIROIDEA

La scintigrafia tiroidea è un esame che fornisce informazioni sulla funzionalità della tiroide e sulla morfologia di eventuali noduli. Al paziente viene somministrata una piccolissima quantità di un tracciante radioattivo (Tecnezio) in grado di essere captato dal tessuto tiroideo. Dopo circa 20 minuti dall’iniezione inizia l’esame con la rilevazione delle radiazioni emesse. Grazie al tracciante radioattivo si possono distinguere diversi tipi di noduli. I noduli ipercaptanti detti noduli “caldi”, sono aree che appaiono più intensamente colorate perché sono costituite da tessuto più attivo (captante) rispetto a quello circostante. Generalmente sono di carattere benigno e possono indicare delle situazioni patologiche, quali la tireotossicosi. I “noduli freddi”, invece, sono formati da tessuto poco o per nulla captante. La scintigrafia tiroidea permette inoltre di accertare le cause di ipo o ipertiroidismo, valutare la presenza di uno stato infiammatorio della tiroide, i casi in cui si presenta un gozzo semplice o multinodulare e consente inoltre di verificare la presenza di tessuto tiroideo residuo dopo un intervento chirurgico che, per un tumore o altra patologia, ha coinvolto questa ghiandola.

SCINTIGRAFIA MIOCARDICA

La scintigrafia miocardica è un esame che consente di raccogliere informazioni sul funzionamento del cuore. L’esame prevede la somministrazione di un radiofarmaco debolmente radioattivo che si fissa a livello del muscolo cardiaco. Le immagini acquisite vengono elaborate e interpretate dal medico nucleare e dal cardiologo e danno informazioni sullo stato di perfusione del cuore e sui vari parametri relativi al suo funzionamento. La scintigrafia miocardica è richiesta nei pazienti in cui si sospetta una cardiopatia ischemica, oppure nei pazienti con malattia coronarica già nota, quando si vuole valutare l’entità e la distribuzione delle zone del cuore che ricevono meno sangue e il comportamento del cuore sotto sforzo.

SCINTIGRAFIA POLMONALE PERFUSIONALE

La scintigrafia polmonare perfusionale viene utilizzata nella valutazione pre-operatoria nei tumori del polmone e nella ricerca di aree di ridotta perfusione in caso di sospetta embolia polmonare. Al paziente viene somministrato un radiofarmaco che si distribuisce all’interno di tutto il circolo polmonare. Alla fine dell’acquisizione delle immagini i segnali del radio farmaco captati dalla macchina vengono elaborati e forniscono una mappa della distribuzione della perfusione polmonare, utile allo studio ed alla refertazione del Medico Nucleare.

SCINTIGRAFIA RENALE

La scintigrafia renale è un esame che permette di verificare la funzionalità renale e si divide in statica o dinamica.

La scintigrafia renale statica si esegue somministrando in vena un radiofarmaco, che si lega alle cellule della parte corticale del rene, consentendone la visualizzazione.

Dopo almeno un paio d’ore dall’iniezione del tracciante, il paziente viene fatto stendere sul lettino dell’apparecchiatura (gamma camera). In presenza di una alterazione del tessuto renale le cellule perdono la capacità di captare la sostanza, per cui le aree sofferenti si identificano come zone in cui la concentrazione della radioattività, rilevata dall’apparecchio, è inferiore o assente.

La scintigrafia statica permette di ottenere quindi un’immagine del tessuto funzionante nei due reni.

Quella dinamica, o sequenziale, sfrutta invece la caratteristica di alcuni radiofarmaci di venire captati ed eliminati dai reni in modo proporzionale alla funzionalità renale.

Permette quindi di valutare la funzionalità renale e il deflusso urinario lungo le vie urinarie.

La scintigrafia renale svolge un ruolo importante per valutare la funzionalità del tessuto sano in vista di un intervento chirurgico di asportazione di un rene o di parte di esso a causa della malattia.

SCINTIGRAFIA EPATICA

La scintigrafia epatica è un esame che consente di valutare lo stato funzionale del fegato e permette di ottenere diverse informazioni sul suo funzionamento. L’esame prevede la somministrazione di un radio farmaco che va a fissarsi nelle cellule del sistema reticolo-endoteliale permettendo al medico nucleare di valutare il fegato a livello morfo-strutturale. Attraverso questa procedura diagnostica è possibile valutare l’evoluzione di alcune patologie in corso quali cisti, epatocarcinomi, metastasi. Inoltre permette la valutazione dei cambiamenti nella forma e nelle dimensioni del fegato, di individuare eventuali posizioni anomale dell’organo dovute a cause congenite oppure acquisite.

SCINTIGRAFIA CEREBRALE SPECT

La scintigrafia cerebrale SPECT è un esame che valuta la distribuzione del sangue alle cellule del cervello (perfusione) mediante immagini di strati (sezioni simili alla TAC) di questo organo nei tre piani dello spazio, che ne rendono visibili anche le porzioni più interne.

L’esame prevede l’iniezione di un radio farmaco al paziente, che supera la barriera emato-encefalica e si distribuisce proporzionalmente al flusso ematico regionale.

Le immagini tomo scintigrafiche acquisite da parte dell’apparecchiatura, dopo l’iniezione, vengono ricostruite ed elaborate secondo tre piani assiali e forniscono la mappa della perfusione cerebrale, utile ai fini della valutazione delle patologie e della refertazione del medico nucleare.

Questo esame viene indicato per:

  • I disturbi della memoria (Alzheimer in fase iniziale, depressione, disturbi della personalità, alterazioni di memoria associate ad invecchiamento);
  • Lesione ischemica consolidata con sindrome neurologica complessa (dimostrazione del danno funzionale cerebrale);
  • Attacchi ischemici transitori (TIA), protratti o evoluti (STROKE). Localizzazione di deficit perfusori, in fase precoce, e loro follow-up intra/post-terapeutico
  • Angiospasmo associato a sanguinamento sub aracnoideo (dimostrazione dell’entità del deficit perfusorio con possibilità di indicazioni terapeutiche e prognostiche)
  • Interventi di rivascolarizzazione con valutazione pre e post – chirurgica
  • Epilessia temporale farmaco resistente (identificazione di zone di ipoafflusso in fase intercritica e di iperafflusso in fase critica – localizzazione del focolaio epilettogeno)

SCINTIGRAFIA TESTICOLARE

La scintigrafia testicolare è un esame che permette di dimostrare con buona specificità la presenza di stasi venosa spermatica e di studiare il flusso ematico dei testicoli, e dunque la loro vitalità.

E’ un esame indicato prevalentemente per pazienti affetti da torsione dei testicoli, ed altre patologie legate agli stessi.